Ieri 10 Febbraio 2008, ho fatto un giro con gli sci da fondo, sono partito da Campo Rotondo, passando per Croce Campitelli e la Serra di S.Michele, per arrivare a Campo Staffi, e poi sono rientrato scendendo per il fosso del Fioio e la Cesa Cotta, in totale una ventina di chilometri.

camporotondo

Neve abbondante ma ghiacciata, gli sci non facevano grande presa nel salire ed anche nello scendere scarso era il controllo dello spazzaneve.
Avevo fatto più volte negli anni passati questo itinerario ed ero rientrato sempre abbastanza affaticato, questa volta invece sono stato tonico quasi fino alla fine, giusto gli ultimi chilometri ho sentito un pò di appesantimento sulle gambe, ma niente più. Oggi non avverto nessun dolorino.
Sarà stata la settimana bianca dalla quale sono da poco rientrato che mi ha temprato le gambe ed il fiato, e certamente lì non ci siamo certo risparmiati (eravamo i primi a salire sugli impianti e gli ultimi a scenderli).
Nei giorni passati deve esserci stata una tormenta, il vento ha abbattuto la neve e le foglie dagli alberi, e la crosta nevosa è coperta in alcuni punti da accumuli di foglie, tanto che devi sciarci sopra.
Ho impiegato in tutto 5 ore e mezzo, compresa la pausa per il pranzo (il mio preferito, panino con stracchino e carciofini).

Una cosa che mi ha colpito è che negli ultimi anni le montagne si sono svuotate, prima non c’era Domenica in cui non incontravi qualche altro sciatore, ora vai nei posti più vicini a Roma, e non trovi nessuno. Ieri per esempio ho incontrato solo due escursionisti a piedi che riscendevano per via della neve e due ragazzi con gli sci. Altre volte non incontro proprio nessuno.
Sarà che lo sci da fondo ha passato il periodo della moda.
Ma anche per me, che rifuggo il caos e gli assembramenti, così mi pare eccessivo!!!


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