Con lo sfregamento e l’usura, mi sono accorto che una corda presenta, in un punto, segni di abrasione accentuata sulla calza esterna (l’anima è invece intatta).

Il passaggio continuo del discensore nel punto di abrasione comporta uno scompagnamento dei trefoli ed un’accelerazione dei tempi di degradazione.

In poche altre discese avrei dovuto tagliare la corda nel punto in questione.

Essendo una corda speciale (e costosa), mi piangeva il cuore (ed il portafoglio).

Ho preso quindi una colla specifica per PVC e plastiche morbide, un collante elastico; ed ho imbevuto i trefoli della corda, completando poi il giro, passandola anche sulla parte sana della calza, a formare un tubo di collante.

La calza esterna è in poliestere (e non di nylon, come sono costituite attualmente le più diffuse corde), nonostante il collante non sia per poliestere (anzi sull’etichetta é esplicitamente escluso il PE), la colla, impastata con i trefoli, ha fatto presa, come potete notare in foto:


Nelle prossime uscite potrò verificare la tenuta del collante al passaggio del discensore.

Il tubo di colla sembra mantenere le proprietà elastiche della corda, sia in trazione che in torzione, almeno da una prova a mano.

Presto farò la prova sul campo.


1 commento

utente anonimo · 7 Luglio 2008 alle 14:21

La vita ha un valore superiore a qualsiasi corda, si è lesionata? Tagliala e utilizzala se puoi per tiri più corti.

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