Il ripido versante orientale del Monti Lucretill si presenta ammantato di boschi lussureggianti, Interrotti qua e là da pareti rocciose dove nidificano le aquile, le ultime sopravvissute in questa parte d’Italia. I borghi medievali, puliti e silenziosi, appaiono come blanche isole in mezzo a un mare verde. Gli orti stanno in basso, vicini al fondovalle ricco d’acqua che sgorga copiosa dalle sorgenti carsiche, Poco più in alto gli uliveti salgono sul fianco delle colline, per arrestarsi al limitare del bosco.
In questo paesaggio tipicamente sabino si apre la ripida gola del Fosso Santo Chirico. Le sue alte cascate muschiose, alimentate da sorgenti perenni, sembrano appartenere a un magnifico giardino all’italiana.

Scheda riassuntiva

Centro urbano più vicino Civitella di Licenza
Quota Ingresso alveo 775m
Quota uscita alveo 635 m
Sviluppo 300 m
Verticale massima 30 m
Numero calate 7
Roccia Calcare
Difficoltà 3
Navetta 42.0852806N 12.88255
Esplorazione del  7 giugno 2009
Andrea Pucci, Michele Angileri
Si ha notizia di una precedente discesa ad opera di alpinisti di Tivoli, impegnati nella riparazione dell’acquedotto che percorre la prima parte della gola
Parcheggio 42.0805667N 12.8830417E
Ingresso alveo 42.0844750N 12.8787028E
Tempi: accesso 10 minuti
Tempi: discesa 2 ore

Accesso

Da Licenza si sale verso la frazione di Civitella. A circa 2 km da Licenza, ad un’ampia curva della strada si prende a destra una sterrata segnalata da cartelli turistici indicanti alcuni luoghi del Parco del Monti Lucretili.
La sterrata percorre una zona di villini e abitazioni. Mantenendosi a mezza costa, la sterrata attraversa la valle del Fosso Marricella, quindi prosegue sul versante opposto e, dopo 1 km, attraversa il Fosso Santo Chirico. Qui si lascia l’auto per la navetta.
Si prosegue lungo la sterrata, che sale lentamente e lungamente. Dopo 3,5 km si Incontra un bivio, e qui si parcheggia. A piedi si prende a destra, e dopo 300 m si giunge ad una casa di campagna. Si passa di fianco alla casa (proprietà privata) e si prosegue oltre lungo una carrareccia che scende fino al Fosso Santo Chirico (Q775). La carrareccia termina alla captazione idrica sul fondo del Fosso.
Dalla captazione si percorre una traccia che supera un roveto e permette di accedere al greto. Si percorre quindi il greto, giungendo in breve all’inizio della sequenza di cascate.

Discesa

Il torrente depone molto travertino, che crea dighe e vaschette e ricopre le cascate. La nevicata del 2012 ha fatto crollare molti alberi di traverso al torrente, e questo crea qualche difficoltà di progressione, soprattutto nella parte finale.
Le prime 3 cascate sono affiancate dal tubo dell’acquedotto: in caso di necessità è possibile uscire dalla gola seguendo i sentieri realizzati per l’acquedotto.
  • c3 albero arretrato sx
  • c30 albero.
  • c20 albero alto dx
  • c26 albero arretrato dx
  • c10 albero alto dx (corda 25 m). Si atterra in un ambiente ampio, ingombro di massi di frana. Per superare la frana si usa la corda in due punti.
  • c2 + c5 albero cx
  • c5 albero dx. In breve si giunge alla strada (Q635)

Stagionalità

Il torrente è alimentato da una sorgente perenne. Ritengo che la portata non subisca grosse variazioni nel corso dell’anno. La discesa puo dunque essere fatta in qualunque stagione.

Video degli amici del Gruppo Speleologico Monte Kailash


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