Nel giro di poco tempo mi ritrovo con entrambe le paia di 5.10, sia il modello ‘Camp Four’ che le ‘Canyoneer 2’, con le suole staccate.

Inizio con l’andare a cercare un degno sostituto alle ‘Camp Four’, ed il mio occhio cade su due nuove scarpe della 5.10, le ‘Guide Tennie’ e le nuove ‘Camp Four Mid’.

Confrontandole però con le vecchie ‘Camp Four’ le caratteristiche sono peggiorative.

Le mie ‘Camp Four’ hanno avuto un’eccellente durata ed hanno la medesima identica suola delle ‘Canyoneer 2’, che ha mio avviso ha rivelato un grip fantastico sia su roccia asciutta che bagnata, costituito da una suola che è un mix di due mescole: in punta-tacco quella che la 5.10 chiama la ‘C4’, che è la medesima mescola con cui sono realizzate le loro scarpette di arrampicata, ed al centro la ‘S1’, che garantisce una maggiore durata nel tempo.

Ebbene, le ‘Guide Tennie’, a fronte di una suola costituita solamente dalla mescola ‘C4’ (quella delle scarpette di arrampicata), quindi con maggior grip, viene giudicata di durata inferiore (trovi la recenzione su http://www.outdoorgearlab.com/Approach-Shoes-Reviews/Five-Ten-Guide-Tennie).

Le nuove ‘Five Ten’ invece, a parità di durata con le mie vecchie, hanno una suola costituita dalla sola mescola ‘S1’. La 5.10, quindi, invece di fare uno sforzo per migliorarle, ha fatto dunque un passo indietro: evidentemente l’essere stata acquistata dall’Adidas inizia ad avere i suoi effetti (negativi).

Dopo una vana ricerca di un nuovo degno sostituto, mi balza a mente una nuova idea: ma perché non riparare le mie vecchie ‘Camp Four’? In fondo la suola è ancora buona, anche se staccata, se riesco a risuolarle e a garantirne la tenuta come fossero nuove di fabbrica il gioco è fatto.

Scopro che la 5.10, sulle scarpette di arrampicata, fornisce il kit di riparazione costituito da una nuova suola più una colla, che si chiama ‘Barge Cement’. Il problema è che ‘Barge Cement’ viene commercializzata solo in U.S., e farmela spedire in Italia mi verrebbe un pò troppo.

Cerco allora sui forum una colla equivalente sul mercato europeo, e trovo una colla inglese (in realtà scoprirò poi essere anch’essa americana) che a giudizio di chi l’ha provata risulta equivalente, la ‘Shoe Goo’.

La trovo su internet e la ordino.

Nel frattempo che mi arrivi, approfondisco le tecniche del calzolaio, e vorrei metterle in pratica facendo una prova su un’altro vecchio modello di pedule, ma non mi è ancora arrivata la colla ordinata, ho però a disposizione un’altra colla, la ‘Bostik Gomma’, che avevo già utilizzato quest’estate per alcune riparazioni, con risultati purtroppo fallimentari.

Eseguo la prova in ogni caso con la ‘Bostik’ e mi accorgo che invece stavolta la riparazione tiene: evidentemente al 50% conta la colla, ma per l’altro 50% conta la tecnica.

Non posso attendere ulteriormente l’arrivo della ‘Shoe Goo’, le pedule mi servono, per cui decido di procedere con la riparazione delle mei vecchie ‘Camp Four’ con la ‘Bostik’.

Stacco con decisione la suola dalla scarpa in maniera che rimanga attaccata solo dove tiene perfettamente.

Quindi pulisco la suola in maniera da togliere terra e polvere, e tolgo tutti i residui di colla. Qualora ci sia unto e grasso, va rimosso con un solvente.

Una volta che le superfici sono ben pulite, inizio a spalmare un sottile strato di colla su entrambe le superfici

Inizio a far asciugare la colla mantenendo le due superfici separate, qualora sia difficile mantenere le parti separate, mi aiuto con dei chiodi che uso come divaricatori.

Dovrò attendere circa 15/20 minuti, in maniera che la colla non crei fili toccandola ed al tatto inizi a risultare asciutta.

A quel punto chiudo la suola, infilo una mano dentro la scarpa e con l’altra inizio a martellare la suola, martello bene e con decisione, senza risparmiare in energia, il segreto della tecnica sta proprio nel martellare. I colpi fanno unire tra loro i due strati di colla in un unico amalgama.

Dopo che ho finito di martellare, con le dita a mò di morza, comprimo il bordo della suola alla scarpa, pezzo per pezzo, facendo il giro del perimetro per tutta la sua lunghezza.

A questo punto lascio asciugare per 24 ore.

Sulle ‘Canyoneer 2’, attenderò che mi arrivi la ‘Shoe Goo’ per poter fare una comparazione di tenuta tra le due colle.

L’articolo prosegue qui.


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